Ricordo che alle superiori ci venne insegnato come scrivere un curriculum vitae. Il modello di riferimento era il formato europeo, forte delle sue rigidissime regole. Praticamente il noto modello Europass era perfetto ed io, ahimè, l’ho sempre usato con soddisfazione. Presto, però, mi sono reso conto che avrei dovuto cambiare il prima possibile.
Lo so, se avete già un curriculum ci avrete perso del tempo, avrete passato un bel pomeriggio a ricordare tutto ciò che avete fatto e imparato nella vita. D’altronde il curriculum è il vostro biglietto da visita. E’ quel documento con cui raccontate chi siete e in base al quale qualcuno deciderà se darvi un lavoro o meno. Insomma, è qualcosa di importante.
Mi spiace dirvelo così bruscamente, ma la verità è che semplicemente a nessuno frega una minchia. Davvero. Nessuno si prenderà la briga di scansionare riga per riga il vostro curriculum, solo uno tra le tante decine / centinaia / migliaia di fogli rilegati allo stesso modo su una scrivania. E quando dico che a nessuno frega una minchia, intendo dire che, secondo una ricerca di National Citizen Service, un programma sociale britannico per i giovani, un datore di lavoro esamina un curriculum in una media di 8,8 secondi.
Meno di nove secondi per convincere un tizio che voi siete quelli giusti per loro. Questo è dovuto al fatto che le domande di lavoro sono in costante aumento, anche per via del tasso di disoccupazione crescente, per cui le aziende si trovano a poter dedicare davvero poco tempo ad ogni singolo candidato.
Allora come scrivere un curriculum vitae efficace? Ecco alcuni consigli cardine.
1. Non oltre le due pagine
È necessario far capire ad uno sconosciuto quanto valete nel minor tempo possibile, perciò fate in modo che il curriculum non sia più lungo di una o due pagine. Se siete abituati con Europass vi sembrerà strano rinunciare alla caterba di fogli che eravate soliti portarvi dietro, ma pensandoci, dove si trovava la pappa interessante? Bisognava passare dai dati anagrafici, scuole, università, lavori, lavoretti, lingue conosciute e solo allora arrivavano le prime informazioni utili a carpire le capacità del candidato: una scocciatura inutile!
2. Solo lo stretto necessario
Dato che dovete essere valutati in tempo zero, tenete a mente che qualsiasi informazione che inserirete dovrà aiutare l’esaminatore a farsi un’idea su di voi, perciò evitate ciò che è evitabile. Pensate prima di tutto alla posizione per cui state concorrendo. Se vi candidate come programmatori, non interessa a nessuno che sapete fare lavori di giardinaggio. E se cercate lavoro come giardinieri, non interessa a nessuno che sapete programmare in C++. In pratica bisogna costruire un curriculum vitae per ogni tipo di impiego per cui si corre.
3. Le informazioni più importanti in alto
E’ bene sapere che l’occhio umano si concentra sui contenuti nella parte alta di una pagina. Questa regola è valida per i risultati di un motore di ricerca, per un normale sito web ed è valida anche per i curriculum. Perciò concentrate i fatti più rilevanti nei primi 3/4 della prima pagina! Le vostre skill sono un parametro decisionale, quindi mettetele in bella vista e cercate di focalizzare qui l’attenzione. Lo stesso vale per le scorse esperienze professionali e per il portfolio.
4. Curate il design
E’ importante rimanere impressi nella memoria dell’esaminatore, così che, anche quando avrà finito di leggere il vostro curriculum, si ricorderà di voi. Facile parlare, ma come fare? I guru mondiali della memoria, come Matteo Salvo, ci ricordano che la mente funziona per associazioni di immagini. Se un esaminatore vede un curriculum che visivamente è diverso da tutti gli altri, state certi che se lo ricorderà molto più facilmente. Quindi fatevi sotto e date un bell’aspetto al vostro curriculum. Se cercate lavoro come designer o programmatori front-end sarà un gioco da ragazzi costruire qualcosa di impattante. Se non avete assolutamente conoscenze in fatto di design, mi rendo conto che diventa complicato e in tal caso mi raccomando di non strafare, altrimenti rischiate di consegnare una pacchianata che recherà più danni che benefici. Insomma, scritte blu su sfondo rosso NO. In ogni caso state tranquilli, sul web si trovano tanti template creativi per curriculum vitae.
Di seguito un paio di link con qualche decina di esempi.
20 esempi su robadagrafici.net
Alcuni di questi possono sembrare esagerati, ma in realtà tutto dipende dall’impiego per cui ci si candida. Quando la creatività è un requisito fondamentale, la questione si fa particolarmente interessante, come in questo caso, in cui un candidato ha inviato il curriculum sottoforma di tavoletta di cioccolato:
#Resume bar? As a #chocoholic I should’ve thought of this. #Genious #Jobsearch strategy. pic.twitter.com/bApnk9q7rp
— Adriana Kevill (@AdrianaK) 15 giugno 2016
5. Chiaro e leggibile
Scrivere il curriculum in un formato non standard vi si può ritorcere contro se risulta confusionario. Se volete che il recruter spenda più tempo nel considerarvi, fate in modo che il curriculum sia molto fluido nella lettura. Se comincia a diventare noioso o pesante da leggere, rischiate di essere accantonati prima del tempo. Anche se sembrano ovvietà, badate bene che non ci siano errori grammaticali o ortografici. Usate un linguaggio informale, ma non gergale e non colloquiale. Fate in modo che i vari blocchi che compongono il curriculum siano ben riconoscibili ed evidenziati da un titolo.
Contenuti
Ora che abbiamo capito come strutturare il curriculum, quali sono le sezioni più importanti da inserire?
Dati anagrafici e contatti
Queste informazioni vanno sempre in prima pagina. Sono la vostra “stretta di mano”, quindi è giusto che ci si presenti con una foto, nome, cognome, data e luogo di nascita ed un elenco dei contatti, come telefono, indirizzo e-mail (che sia serio, evitate fragolina86@hotmail.it) e social. Normalmente l’esaminatore balzerà su due piedi queste informazioni, ma se interessate all’azienda, in seguito saprà dove andare a recuperare un vostro contatto.
Inoltre vogliamo che l’attenzione sia catturata maggiormente da altre sezioni, per cui fate in modo che questa non occupi troppo spazio.
Educazione
Che avete fatto le elementari ad Alberobello fottesega. Scrivete invece del diploma, dell’università, della laurea, del master, elencando tutto dal più recente al meno recente. Non riportate la sfilza di esami conseguiti, per National Citizen Service è un errore da non commettere. Parlate delle lingue che conoscete. Non sempre è necessario inserire il livello con l’attestato e roba varia, ma siate sinceri.
Competenze ed esperienze
Le skill possono essere un piatto forte, per cui valutate di metterle in prima pagina. Mi raccomando, siate sinceri, non dovete necessariamente essere degli esperti in ogni sfaccettatura del vostro settore per fare una bella impressione. Se volete un’opinione personale, trovo un po’ ridicolo chi si definisce come esperto in tutto e se fossi un recruter che abbia la minima idea di quello che fa, starei ben attento da chi si propone come tuttofare. Per questo preferisco mettere in rilievo determinati aspetti di quello che può essere il mio lavoro.
Anche le esperienze possono essere un fattore determinante, per cui datele la giusta importanza, a seconda di quella che è la vostra storia.
Portfolio
E’ un punto cardine in alcuni settori e, in determinati contesti, come quello di un universitario che cerca uno stage, è un vero e proprio lascia passare, come è stato nel mio caso. Quindi è bene curare questa sezione, elencando e descrivendo molto brevemente solo i lavori che si ritengono più importanti e di cui si è più orgogliosi.
Informazioni aggiuntive
Una delle critiche che vengono rivolte ad Europass è che non permette una valutazione soddisfacente del candidato, perchè spesso non lascia saltar fuori informazioni altrimenti fondamentali. Io stesso ricordo che avrei tanto voluto scrivere di come organizzo il codice e in che modo cerco di garantirne la qualità, ma con il formato europeo era pressocchè impossibile.
È arrivata l’ora del riscatto! Nel mio caso mi è bastato creare una sezione apposita che si focalizzasse su quei punti.
Competenze organizzative
E’ molto apprezzato parlare delle proprie capacità organizzative e di lavoro in team, meglio se facendo riferimento ad una data esperienza.
Questo è tutto! Ora non vi resta che buttare quella schifezza di Europass e farvi un curriculum bello, nuovo ed efficace. Dopo di che sta a voi farvi valere!